Un primo posto da 10.65 sui 100 metri uomini agli “Under 20” di Roma, un lusinghiero 40.71 alla prima uscita con la staffetta e una medaglia di Bronzo ai Campionati Italiani di Bressanone. Nessuno sembra più fermare Nicholas Artuso, velocista pacese che nel giro di un anno è passato dal beach volley alla nazionale di atletica. La cosa che rende ancora più importante sia il terzo posto agli Italiani del 10 giugno che, pochi giorni prima, il successo ottenuto al “Golden Gala – Pietro Mennea”, allo stadio Olimpico di Roma, è che il risultato giunge dopo il fermo di un mese e mezzo a causa di un fastidioso strappo.

E nei trionfi di Nicholas, tesserato dell’Atletica Villafranca, c’è anche un po’ di merito del Poliambulatorio Orice di Milazzo, specializzato nella riabilitazione post incidenti grazie anche alla Human Tecar.

Orice, guidato dal dottore Pino Riolo, infatti, è stato uno dei primi ad aprirsi a nuovi scenari della Fisioterapia curativa e preventiva. A disposizione del poliambulatorio c’è un sofisticato macchinario, all’avanguardia dal punto di visto tecnologico e metodologico, che migliora il consolidato protocollo “Fast Therapy” di Orice. Lo stesso che ha consentito a Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Giro d’Italia 2016 a risolvere problemi muscolari prima di affrontare l’impegno agonistico.

«Nicholas è stato trattato non solo con la Fast Therapy – spiega il dottore Riolo – ma anche con sedute di laser che hanno consentito una ripresa veloce e priva di rischio. Il punto di forza è la quasi totale assenza di controindicazioni, uno strumento prezioso in contesti molto distanti tra loro: medicina dello sport, riabilitazione fisioterapica, terapia del dolore, flebolinfologia, medicina estetica, reumatologia e ortopedia».

Il diciottenne di Pace del Mela, detentore del titolo italiano Junior dei 60 metri, ha ottenuto un altro risultato incredibile tenendo in considerazione che era volato a Roma solo per prendere solo parte alla staffetta. Partito dalla quarta corsia è riuscito a precedere tutti con il tempo di 10”65. Alle sue spalle Hillary Wanderson Polanco Rijo (10”70) e Jamie Steve Dave Abe (10”86).

«A causa dello strappo non avevo avuto modo di gareggiare e mi mancavano i tempi per potere accedere ai campionati italiani di categoria – spiega Artuso – ho chiesto al selezionatore Stefano Baldini se potevo sostituire un altro atleta assente nella 100 metri under 20. Come al solito mi sono impegnato al massimo e il risultato è andato oltre ogni rosea aspettativa: ho sfiorato quello per i Mondiali, che dovrebbe essere inferiore di un solo decimo. Davvero un’inezia, ma non posso rammaricarmi di nulla».

A Bressanone si è dovuto accontentare “solo” della medaglia di Bronzo. Più che dagli avversari under 20, il primo avversario da battere è stato il vento contrario che soffiava forte.

Artuso, oltre ad allenarsi con i preparatori dell’Atletico Villafranca in vista di appuntamenti futuri, continua la terapia al Poliambulatorio Orice.

«Nicholas dopo avere superato il trauma dello strappo ora sta facendo terapia preventiva in modo da prevenire problemi con l’intensificarsi dello sforzo fisico – conclude il dottore Riolo – Naturalmente questo protocollo è aperto non solo agli atleti ma a chi ha avuto traumi a causa di incidenti. Quello messo a punto da Orice si conferma il protocollo più indicato per la cura di infiammazioni, dolori articolari , strappi muscolari, contusioni, fratture, patologie colonna vertebrale».

Fonte: www.oggimilazzo.it