Cos’è la capsulite adesiva?
E’ una patologia a carattere infiammatorio che colpisce la capsula articolare.
La capsula è il manicotto che avvolge tutta l’articolazione nella sua interezza. Normalmente è elastica al punto giusto da poter permettere il libero movimento dell’articolazione nello spazio ma contemporaneamente è abbastanza resistente da evitare che la stessa vada fuori sede, mentre svolgiamo i normali gesti della vita quotidiana.
Quali sono le cause?
I pazienti diabetici e quelli che presentano problematiche alla tiroide, o affetti da malattie autoimmuni o da malattie cardiovascolari corrono un rischio maggiore di sviluppare questa malattia.
Anche i traumi come le fratture e le distorsioni possono evolvere verso la capsulite adesiva.
Infine circa 1 caso su 2 non trova alcuna causa apparente; sono le cosiddette

Anatomia Spalla normale – Spalla Congelata

forme idiopatiche. In realtà in questi casi si possono comunque individuare dei fattori predisponenti come il sesso femminile (5:1 rispetto al sesso maschile), l’età (maggiore incidenza tra i 40 e 55 anni), un’elesticità caspulare superiore al normale. Infine esistono diversi studi scientifici che hanno messo in correlazione eventi stressanti intensi con la comparsa di questa patologia.

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Quali sono i sintomi?
La capsulite adesiva esordisce con il dolore. Inizialmente notturno, poi anche di giorno. Ha la caratteristica di essere sempre più intenso e di non rispondere ai classici antinfiammatori.
Successivamente accanto al dolore compare una progressiva riduzione della mobilità articolare, a causa del fatto che la capsula, oltre che infiammata, perde progressivamente l’elasticità di cui abbiamo parlato prima. Inizialmente si perde la capacità di portare il braccio dietro la schiena, quindi per esempio risulta estremamente difficile infilarsi una giacca o allacciarsi il reggiseno; poi nella fase successiva si perde la capacita’ di elevare il braccio in alto, ad esempio per pettinarsi. Questa è la cosidetta fase freezing della malattia; progressivamente si passerà ad una fase cosidetta frozen, più comunemente conosciuta come “spalla congelata”, in cui il dolore si attenua, ma rimane un’importante ed invalidante limitazione dei movimenti su tutti i piani della spalla, con difficoltà estrema a svolgere i normali gesti della vita quotidiana (vestirsi, provvedere all’igiene personale, svolgere le normali attività lavorative etc…)
Come si diagnostica?
Un’accurata visita ortopedica svolta da un Medico Ortopedico Specialista di Spalla permette già di avere la diagnosi di capsulite adesiva, tramite alcuni test specifici, se correttamente eseguiti.
Gli esami strumentali, quali ecografia ed Rmn, spesso sono negativi o con referti molto generici, che sovente portano a diagnosi non corrette di non meglio identificate tendinosi della cuffia dei rotatori. E’ importante ricordare che i pazienti che hanno diagnosi di capsulite adesiva ritardata o che intraprendono dei percorsi terapeutici non corretti, sono quelli che guariscono in tempi decisamente più lunghi.
Qual è la cura più adatta?
La prima fase della cura ha come obiettivo la riduzione del dolore. E’ importante una stretta collaborazione tra lo specialista di spalla e lo staff fisioterapico. Il primo esegue un ciclo infiltrativo glenomerale ecoguidato, inizialmente con cortisone e successivamente con acido ialuronico.
L’infiltrazione ecoguidata permette di avere un tasso di successo nettamente superiore rispetto ad un’infiltrazione eseguita a mano libera. Gli studi scientifici hanno confermato una precisione dell’infiltrazione ecoguidata del 90-95 % rispetto al 40-45 % di un’infiltrazione eseguita a mano libera.
Durante la fase infiltrativa, i fisioterapisti utilizzano delle terapie strumentali all’avanguardia come Tesla e ENF: l’obiettivo è sempre quello di ridurre il dolore, ma è molto importante non utilizzare tecnologie strumentali che, apportando calore, peggiorano drasticamente il quadro infiammatorio.
Risolto il dolore, l’equipe fisioterapica provvederà, con una terapia mirata e non aggressiva, a rielasticizzare progressivamente la capsula articolare restituendo il normale movimento alla spalla.
In quanto tempo si guarisce?
Non esistono tempi ben precisi di guarigione, ogni capsulite adesiva ha una storia a sè.
Come detto in precedenza il paziente che ha una diagnosi precoce corretta ed intraprende un percorso di cura efficace, guarisce in tempi più veloci.
La capsulite adesiva può recidivare?
Raramente nella stessa spalla, ma chi ha avuto una capsulite adesiva idiopatica in una spalla, ha il 50% di probabilità di sviluppare la capsulite adesiva alla spalla controlaterale.
La capsulite adesiva si opera?
Un corretto trattamento permette di guarire fino al 95% dei casi.
Se la patologia non si risolve, è possibile effettuare un’intervento di artrolisi circonferenziale in artroscopia per rimuovere il blocco articolare, ma esclusivamente quando il dolore è ridotto, non nella fase in cui è più acuto.

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