Da Milazzo alle Olimpiadi. Il campione Vincenzo Nibali, ai vertici del ciclismo mondiale, ha scelto Milazzo per curare alcuni fastidi alla caviglia e prepararsi alla impegnativa stagione agonistica 2016. Un anno importante visto che si svolgeranno le Olimpiadi a Rio De Janeiro e Nibali, già vincitore della Vuelta nel 2010, del Giro d’Italia nel 2013 e del Tour de France nel 2014, non nasconde che la conquista di una medaglia è un traguardo al quale tiene molto. Parla a Oggi Milazzo dal Poliambulatorio Orice di via Col. Bertè, accanto a lui il dottore Pino Riolo che in queste giorni è diventato il suo angelo custode. «Sono ritornato in Sicilia dopo la Vuelta e tramite il mio amico Claudio Lucchesi ho conosciuto il Centro Orice – sorride Vincenzo Nibali, lo “squalo dello Stretto”, – approfittando di questa vacanza mi sto sottoponendo a trattamenti per curare un fastidio alla caviglia. Al Poliambulatorio Orice, grazie anche alla professionalità di Pino e dei suoi collaboratori, ho avuto una grande accoglienza. E’ bello sapere che anche in una piccola realtà come Milazzo, città a cui sono molto legato e dove ritorno con piacere, ci sia un centro dove sottoporsi ai migliori trattamenti»
E’ vero che sarà l’ultimo anno all’Astana?
«Non è detto nulla. Ancora ho un anno di contratto che intendo onorare».
Quali sono gli obiettivi della prossima stagione?
«Sono tutti importanti e in fase di definizione. L’appuntamento clou saranno indubbiamente le Olimpiadi che si svolgeranno in Brasile. Ma il presupposto è la convocazione: bisogna essere convocati per parteciparvi»
Sta dicendo che la nazionale di ciclismo potrebbe fare a meno di un campione come Nibali?
«Non basta solo il nome per essere convocati. Bisogna anche vedere cosa faranno gli altri italiani alle competizioni internazionali come Giro d’Italia o Tour de France… Dovrà decidere il ct della nazionale Davide Cassani in base ai risultati che riuscirò a portare a casa nelle grandi corse a tappe».
Nibali a quale competizione internazionale punterà nel 2016?
«Le Olimpiadi si terranno ad agosto. L’ipotesi più concreta è quella di partecipare a due grandi competizioni tra Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta».
Lei è ritornato nella sua Messina in piena crisi idrica. Questi disagi hanno creato problemi alla sua preparazione?
«E’ triste girare il mondo e poi ritornare a casa e vedere situazioni del genere. Fortunatamente a casa dei miei genitori l’acqua c’è sempre stata grazie ad un serbatoio che si riempiva di notte. Almeno la doccia sono ruscito a farla», sorride.
Fonte: OggiMilazzo.it
[nggallery id=5]